Se guadagno meno di mille euro al mese a cosa ho diritto?

Se guadagno meno di mille euro al mese a cosa ho diritto?

12 dicembre 2017

L’elenco di tutte le agevolazioni sociali e fiscali che spettano a chi ha un reddito basso.

Mille euro al mese: secondo alcune norme di legge è questa, all’incirca, la soglia di povertà delle persone. Chi percepisce uno stipendio inferiore ha diritto a una serie di benefici e contributi (statali e non). Dal diritto al gratuito patrocinio all’assegno di mantenimento dell’ex coniuge, dall’assegno di invalidità all’esenzione dalle tasse universitarie per i figli, dalla quattordicesima all’esenzione del canone Rai. Non esiste tuttavia una norma che fissi un’unica soglia per tutte le svariate agevolazioni disposte dalla legge: ogni materia ha la sua soglia. Ma tutte restano, più o meno, nella stessa orbita. Così, un impiegato con una busta paga di 1.500 euro al mese resta fuori da gran parte degli aiuti. Proprio per cercare di fare il punto della situazione, in questo articolo cercheremo di elencare tutti i benefici che spettano a chi guadagna meno di mille euro al mese e quali sono, con precisione, le relative soglie.

Con uno stipendio inferiore a mille euro al mese non paghi avvocato e spese di giustizia

Partendo dal tema della giustizia, in base all’ultimo aggiornamento (risalente al 2015), il gratuito patrocinio spetta a chi ha un reddito annuo non superiore a 11.528,41 euro, poco meno di mille euro al mese. In pratica, chi rientra in questa soglia può scegliersi l’avvocato che vuole senza dovergli pagare la parcella (che sarà liquidata dallo Stato). Inoltre non deve pagare spese di giustizia come il contributo unificato, marche, bolli, notifiche. L’accesso al tribunale è completamente gratuito. Né l’avvocato può chiederti rimborsi per spese vive. Ma se perderai la causa, il giudice potrà condannarti a rifondere le spese legali all’avversario e, in questo caso, non c’è gratuito patrocinio che tenga.

 

Nel calcolare il rispetto del limite di 11.528,41 euro bisogna tener conto non solo del reddito percepito dal richiedente ma anche da ogni altro familiare con lui convivente. Pertanto se l’interessato vive insieme al coniuge o ad altri familiari (ad esempio i genitori, seppur pensionati) si prende in considerazione la somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, oltre ovviamente a quello del richiedente. Con la conseguenza che, una persona disoccupata, che vive ancora con entrambi i genitori percettori di reddito (anche pensionistico), non può ottenere il beneficio del gratuito patrocinio se la somma di detti redditi supera il limite di 11.528,41 euro.

Con uno stipendio inferiore a mille euro al mese ti spetta il mantenimento 

Lo scorso 10 maggio, la Cassazione ha riscritto le regole sul mantenimento dell’ex coniuge [1]. E stato stabilito, in particolare, il diritto all’assegno spetta solo a colei (o colui) che non ha un reddito tale da mantenersi da solo, reddito da rapportare al territorio in cui vive (si deve quindi tenere conto del potere di acquisto del denaro che, in determinate zone e paesi, è più alto che nei grossi capoluoghi). La Corte non ha definito un criterio quantitativo per determinare l’autosufficienza economica, ma ci ha pensato il tribunale di Milano [2]: secondo i giudici meneghini chi raggiunge mille euro al mese dirsi indipendente, mentre chi sta al di sotto di tale soglia può ancora rivendicare l’assegno di mantenimento da parte dell’ex.

 

Con uno stipendio inferiore a mille euro al mese sei esente dal Canone Rai

Non deve pagare l’abbonamento alla tv chi ha più di 75 anni e ha un reddito annuo inferiore a 6.713 euro. In tale soglia va calcolato anche il reddito dell’eventuale coniuge. Quindi, ad esempio, se uno dei due coniugi guadagna 3mila euro all’anno e l’altro 4mila, non si ha diritto all’agevolazione fiscale. Inoltre, per usufruire dell’esenzione è necessario non convivere con altre persone oltre al coniuge.

Con uno stipendio inferiore a mille euro ti spetta il reddito di inclusione

A chi ha un Isee non superiore a 6mila euro e un Isre non superiore a 3mila euro spetta il nuovo reddito di inclusione, una misura assistenziale di recente introdotta dal Governo. Il beneficiario deve avere inoltre:

 
  • un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 € euro;
  • un patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10.000 € (o a 8.000 € per la coppia e a 6.000 € per la persona sola).

Con uno stipendio inferiore a mille euro al mese ti spetta la Naspi

Chi viene licenziato o si dimette per giusta causa ha diritto all’assegno di disoccupazione (Naspi). Se il beneficiario viene assunto da altra azienda durante il periodo di percezione della Naspi, non perde il beneficio se il suo reddito è comunque inferiore 8mila euro annui (per redditi di lavoro dipendente) o 4.800 euro annui (per redditi di lavoro autonomo).

Con una pensione inferiore a mille euro non puoi subire il pignoramento

Se la pensione è di importo non superiore all’assegno sociale aumentato della metà non può essere pignorata. È il cosiddetto «minimo vitale impignorabile» che vale solo per le pensioni e non per lo stipendio. Pertanto, se l’assegno sociale è attualmente di 448,07 euro, il minimo di sopravvivenza impignorabile è pari a 672,10 euro (ossia 448,07 + 224,03 [che è la metà di 448,07]).

 

Con uno stipendio inferiore a mille euro hai l’esenzione dalle tasse universitarie

Se ricevi uno stipendio di mille euro mensili, non devi pagare tasse universitarie, a meno che non ci sia qualcuno in famiglia che percepisce un reddito elevato. Per legge, infatti, gli studenti con nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 13mila euro sono tenuti a pagare la sola tassa per il diritto allo studio, generalmente pari a poco più di 100 euro l’anno.

Con una pensione di mille euro al mese hai diritto alla 14ma

Se ricevi una pensione di mille euro mensili, hai diritto alla quattordicesima, un importo aggiuntivo, sino a 655 euro, riconosciuto dall’Inps nel mese di luglio. la soglia per percepire la quattordicesima, difatti, è stata spostata nel 2017 a 13.049,14 euro annui.

 

Con uno stipendio inferiore a mille euro ti spetta la riduzione della bolletta Telecom

Per quanto riguarda la bolletta del telefono spetta un abbonamento mensile ridotto al 50% per chi ha un reddito familiare non superiore a 6.713,94 € e con una persona a l´interno del nucleo famigliare titolare di pensione di invalidità civile o assegno sociale, oppure, con più di 75 anni.

Con uno stipendio inferiore a mille euro ti spettano bonus luce e gas

Per le famiglie a basso reddito sono previsti bonus luce e gas. Entrambi vanno richiesti tramite CAF, il quale effettua invia per via telematica la domanda al distributore che dopo aver verificato il possesso dei requisiti di accesso, conferma tramite specifica comunicazione il riconoscimento del bonus e lo sconto in bolletta per 1 anno.

 

Il limite di reddito ISEE per accedere al contributo è pari a 8.103,5 euro e non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con più di 3 figli a carico.

Con uno stipendio inferiore a mille euro ti spetta l’esenzione dal ticket

L’esenzione dal ticket per le visite specialistiche, esami di diagnostica e laboratorio, cure termali spetta tra l’altro a:

  • Disoccupati (o inoccupati) e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice 02);
  • titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico (codice 03);
  • titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant’anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (codice 04).

Con uno stipendio inferiore a mille euro ti spettano le detrazioni sull’affitto

Chi ha un reddito basso può detrarre dalla dichiarazione dei redditi – con modello 730 o Unico – l’affitto dell’abitazione principale. Tale detrazione consente di scaricare dalle tasse 300 euro per chi ha un reddito complessivo fino a 15.493,71 euro e 150 euro per chi è tra i 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.

 

Con uno stipendio inferiore a mille euro sei fiscalmente a carico

Sono considerati familiari fiscalmente a carico tutti i membri della vostra famiglia che nel 2006 non hanno posseduto un reddito complessivo superiore a euro 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili, per i quali potete fruire delle deduzioni.

Nel limite di reddito di euro 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili, che il familiare non deve superare nel corso dell’anno per essere considerato fiscalmente a carico, devono essere comprese:

  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, da Rappresentanze diplomatiche e consolari, da Missioni, dalla Santa Sede, dagli Enti gestiti direttamente da essa e dagli Enti centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato.

Con uno stipendio pari a mille euro ti spettano tutti i contributi

Se ricevi uno stipendio di mille euro mensili, anche se il tuo contratto di lavoro è part-time, otterrai comunque l’accredito di un intero anno di contributi previdenziali ai fini della pensione.

 

Una settimana di contributi, difatti, è riconosciuta per intero dall’Inps se la retribuzione settimanale è pari al 40% del trattamento minimo, cioè a 202,96 euro (dal 2018). Ciò significa che, con uno stipendio di mille euro mensili, sei sicuro di ottenere il riconoscimento di tutte le 52 settimane di contributi dell’anno (se, ovviamente, lavori tutto l’anno).

Con uno stipendio di mille euro hai diritto alla pensione per intero

Se ricevi uno stipendio di mille euro mensili e percepisci la pensione di reversibilità, hai diritto a ricevere la pensione per intero, senza riduzioni. Questo, perché la pensione di reversibilità si riduce se percepisci un reddito superiore a 3 volte il trattamento minimo, cioè superiore a 1.522,23 euro mensili (per l’anno 2018).

Con uno stipendio pari a mille euro, invece, la reversibilità non viene ridotta.

 

Con uno stipendio pari a mille euro ti spetta l’assegno di invalidità

Se ricevi uno stipendio di mille euro mensili e hai un’invalidità (riconosciuta dall’Inps) superiore ai due terzi, hai diritto all’assegno d’invalidità per intero, senza riduzioni. L’assegno d’invalidità si riduce se percepisci un reddito superiore a 4 volte il trattamento minimo, cioè superiore a 2.029,64 euro mensili (per l’anno 2018). Con uno stipendio pari a mille euro, invece, non corri questo rischio.

 

 

https://www.laleggepertutti.it/185930_se-guadagno-meno-di-mille-euro-al-mese-a-cosa-ho-diritto

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